Il succo di un grande genio! La Colombani iniziò la sua attività industriale nel 1924 a Portomaggiore, nella provincia di Ferrara, per iniziativa del Comm. Giulio Colombani, in concomitanza con i primi processi di industrializzazione dell’Italia agricola. Il Comm. Giulio Colombani è stato l’esempio della nuova classe imprenditoriale che si stava sviluppando in quegli anni in Italia, profondamente legato al suo territorio ed alla possibilità di trasformare i prodotti che la terra poteva offrire. Il valore dell’esperienza di Giulio Colombani, insieme alla sua carica innovativa, ha portato benessere e giovamento alla comunità di Portomaggiore. L’azienda, sorta come laboratorio artigianale per la produzione di pomodori pelati da esportare nel Regno Unito, a causa dell’imposizione del regime di cambi controllati (1926) si orientò progressivamente alla fabbricazione di marmellate. Questa attività ebbe la sua punta massima intorno agli anni ’40 quando il consumo annuo di marmellata e confetture superò in Italia il milione di quintali. Grazie all’aiuto di suo padre e di alcune collaboratrici iniziò la produzione di prodotti originali ed innovativi per il periodo, come ad es. l’Uvadòr (marmellata di frutta mista). E’ proprio a partire dagli anni ’30 che l’azienda prende uno slancio formidabile e i marchi e i prodotti non si contano più: Cotognata, Marmellata Romagnola, Minestrone di verdure Lampo e, qualche anno più tardi, Sunkist. L’attività produttiva, interrottasi verso la fine della guerra per la distruzione quasi totale dello stabilimento di Portomaggiore, riprese nel 1946 e si estese alla produzione della frutta allo sciroppo. 1963 - Logo Jolly Colombani Successivamente, a partire dal 1952, iniziò la produzione di succhi di frutta con il marchio Jolly, che conquistarono in poco tempo posizioni di preminente rilievo sul mercato nazionale. 1) 1961 - Spot televisivo: "Jolly Colombani tutta freschezza: i pelati" 2) 1961 - Carosello televisivo: "Lampo Colombani: miestre di verdure al naturale" I prodotti Jolly, infatti, sono sempre stati caratterizzati da un elevato standard qualitativo a prezzi estremamente competitivi con l’obiettivo di far apprezzare il prodotto dal più largo strato possibile di consumatori. Tra i molti aspetti dell’opera di Giulio Colombani se ne sottolineano almeno due: la capacità innovativa e la fantasia comunicativa. Con la collaborazione dei suoi meccanici, ideò e realizzò impianti di lavorazione allora all’avanguardia, come ad es. un cuocitore-sterilizzatore verticale continuo per le polpe di frutta installato all’interno di una torretta, boulles di cottura in rame argentato e concentratori muniti di oblò per la produzione di marmellate. Anche nel campo della comunicazione Colombani si dimostrò un abile innovatore nel campo della comunicazione intuendo il valore della pubblicità, su tutti i mezzi che coprivano il ventaglio dei media (televisione, stampa quotidiana e specializzata), e nell’ambito delle sponsorizzazioni sportive. 1-2) 1966 - Spot televisivo: "Jolly è polpa, succo e qualità" 3-4) Anni '60 - Pubblicità Stampa Jolly Colombani Alla fine del 1962 la G. Colombani & Co. S.p.A. fuse le proprie attività con La Pomposa Soc. Coop. a r. l. di Codigoro, specializzata in derivati del pomodoro e conserve vegetali, per dar vita ad un complesso produttivo denominato Stabilimenti Riuniti Colombani Pomposa S.c.ar.l., controllato dall’Ente Delta Padano e dotato di tre stabilimenti (due a Portomaggione ed uno a Codigoro, sempre in Prov. di Ferrara). Giulio Colombani oltre ad essere stato uno stimato industriale ed un benefattore per la sua città, con la realizzazione di importanti opere per la collettività ed il sostegno ai soggetti più deboli della società, era anche un artista autodidatta che si dilettava nella pittura e nella scultura. Tra le sue opere figura anche una ceramica policroma raffigurante un folletto utilizzato poi per reclamizzare la linea di prodotti Jolly Colombani. Anni '50 - Ceramica policromica del folletto Jolly realizzata dal Comm. Giulio Colombani Nel 1972 si spense a Ferrara il Comm. Giulio Colombani. Sempre nel 1972 la ragione sociale divenne Alimentari Colombani Pomposa S.p.A. il cui pacchetto azionario di controllo passò alla Sopal S.p.A., società finanziaria facente capo all’EFIM. Nel 1979 la Colombani Pomposa S.p.A. si fuse con la ditta belga Lusurasco specializzata nel settore delle verdure, dando vita alla Colombani Lusuco S.p.A.. Nel 1986 il pacchetto di maggioranza delle azioni fu ceduto alla Federconsorzi, che nel 1988 divenne azionista unico. Nel 1989 la Colombani Lusuco acquistò dalla Fedital S.p.A. il ramo d’azienda “Divisione Massalombarda”. I due stabilimenti di Massa Lombarda passarono alla nuova società denominata Massalombarda Colombani S.p.A. che si andarono ad aggiungere a quelli di Portomaggiore, Codigoro ed Alseno. Successivamente la storia della Colombani e del marchio Jolly si fonde con quella della Yoga Massalombarda fino al 1994 quando, a seguito della dichiarazione dello stato di insolvenza della Federconsorzi, l’intero pacchetto azionario passò al Gruppo Conserve Italia. 1995 - Logo Jolly Colombani |